Ho curato l'impaginazione e la copertina per il libro "Internato n. 102883-IIA. La cattedra di dolore di Gerardo Sangiorgio" di Salvatore Borzì, per la casa editrice Nero su Bianco.
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Libro - Internato n. 102883-IIA
- Categoria
- Grafica Editoriale
- Cliente
- Nero su Bianco, Biancavilla (CT)
- Periodo
- Dicembre 2018
- Caratteristiche
- 162 pagine, brossura, carta avoriata, copertina su carta patinata opaca
- Sinossi
- Una sequenza di numeri impressa su una placchetta metallica, appesa al collo con un laccetto. Dietro all’identificativo di prigionia 102883/IIA, la storia di Gerardo Sangiorgio, lo studente di Biancavilla, chiamato alle armi, rifiutatosi di aderire alla Repubblica di Salò e – per questo – spedito nei Lager nazisti. Anni di disumane sofferenze, al limite dell’annientamento. Poi, la liberazione e il ritorno a casa. Mai una parola di rancore per i suoi aguzzini. Ma la testimonianza dei valori umani e cristiani rivolta ai suoi alunni e sempre presente nel suo impegno di intellettuale e letterato. «Una nobile figura che ci viene incontro con la sua memoria e con i suoi scritti e ci costringe a pensarlo nella sua individuale, unica e sacra, e violata, esistenza», lo descrive in prefazione Nicolò Mineo. «Borzì ne segue le vicende biografiche con profonda partecipazione e illuminandone il significato profondo. Oggi abbiamo più che mai bisogno di tramandare i valori autentici e di proporli con fermezza ai più giovani. E forse non soltanto a loro. Abbiamo bisogno ancora di ricordarci e ricordare cosa abbia rappresentato la dittatura fascista per l’Italia. Ricordare cosa è una dittatura».
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